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Il Liceo Classico al Festival Thauma 2021: tradurre in un altro linguaggio

01 Settembre 2021

Gli studenti di I e II Liceo Classico hanno partecipato alla settima edizione del Festival THAUMA - TEATRO ANTICO IN SCENA, promosso e organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Milano e dal CIT - Centro di Cultura e Iniziativa Teatrale "Mario Apollonio", che mette in gara spettacoli e saggi laboratoriali del repertorio classico greco e latino, oltre a progetti e realizzazioni di scenografie / maschere / costumi per la messinscena teatrale di questi testi.

 L’edizione di quest’anno, dal titolo “Playing Medea”, ha superato la dimensione nazionale, e ha proposto una competizione internazionale come parte di un più ampio progetto denominato Reading Greek Tragedy Online, promosso da Out of Chaos (UK) e il Center for Hellenic Studies (Harvard University).

Il progetto, nato dopo le prime settimane di lockdown per il COVID-19 con l’intento di creare una comunità di interesse culturale che potesse avvicinare attori, accademici e studenti attraverso il teatro, ha lanciato la competizione anche negli Stati Uniti, in Canada, in Grecia e nel Regno Unito, richiedendo la rappresentazione di una messinscena di alcuni passi della Medea di Euripide da veicolarsi attraverso una piattaforma online.

Dal laboratorio di teatro al laboratorio di cinema: tradurre in un altro linguaggio

Da queste premesse è nata la sfida di questa esperienza di teatro per gli studenti del Liceo Classico: trasformare e arricchire la proposta del laboratorio di teatro - che ogni anno dà origine alla partecipazione al Festival di teatro antico - in laboratorio di cinema.

Accompagnati dal Prof. di Lingua e cultura greca Paolo Lamagna e dai registi Adriana Bagnoli e Matteo Bonanni, i ragazzi hanno dovuto infatti acquisire nuove competenze per rendere comunicabile un passo di tragedia (testo antico) in un linguaggio più moderno (video). La limitazione dettata dalla pandemia è diventata un’opportunità grazie alla condivisione degli esiti del lavoro attraverso una piattaforma online, e gli studenti hanno potuto partecipare ad un’esperienza internazionale che accomuna scuola-università e centri di ricerca.

La consapevolezza del metodo e del percorso.

I ragazzi hanno quindi svolto un percorso finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio cinematografico: alla comprensione del genere della tragedia e la rilettura approfondita del testo si è aggiunto quindi un percorso sul linguaggio cinematografico e sulla conoscenza di rudimenti della gestione di una produzione e una postproduzione cinematografica, con una parte tecnica che riguardava l’elaborazione testuale, la progettazione di sequenze sceniche, la recitazione, la scenografia, i costumi, il trucco, la fotografia, il suono, fino alla ripresa e montaggio con strumentazione professionale.

Il progetto ha coinvolto due gruppi di studenti di I e di II Liceo Classico, che hanno rielaborato il testo della Medea di Euripide dando vita a due cortometraggi: Terra Nuda (I Liceo Classico) e Medea-δεινὴ (II Liceo Classico).

Dal teatro al PCTO

Il lavoro degli studenti nell’ambito del Festival Thauma di quest’anno è stato anche riconosciuto tra i PCTO (Percorsi sulle Competenze Trasversali e l’Orientamento): la complessità del progetto ha richiesto infatti la messa in campo di numerose competenze trasversali fondamentali: un’articolata organizzazione, un responsabile lavoro di squadra in cui il ruolo di ciascuno è indispensabile per la buona riuscita del prodotto, la partecipazione ad un concorso di risonanza nazionale inserito in un progetto internazionale che ha richiesto impegno ancor più responsabile di ciascuno.

I risultati della competizione

La Giuria del Festival Thauma 2021, composta da una selezione di esperti e professionisti di chiara fama, artisti, docenti, studenti universitari, oltre che di alcuni membri internazionali, provenienti dalle altre Università del network, ha proclamato i vincitori in una cerimonia online che si è svolta lo scorso 23 giugno.

Il cortometraggio della II Liceo Classico Medea-δεινὴ ha ottenuto il terzo premio per la categoria “Miglior rappresentazione complessiva” con la seguente motivazione:

Il filmato (guidato registicamente da due professionisti) denota la studiata regia filmica di una scena teatralmente non facile che rappresenta la climax tragica del dramma, soprattutto per giovani interpreti. Le scelte scenografiche sono simboliche e d’effetto soprattutto nella scena iniziale. Reso efficacemente il doppio di Medea, sempre con modalità simbolica. Il realismo invece della scena finale, con Medea imbrattata di sangue all’esterno, in un giardino di oggi, appare una scelta poco coerente con il precedente linguaggio simbolico, extratemporale. La qualità della recitazione è buona. Il video è accompagnato da una dettagliatissima scheda che riporta il copione, note di regia e disegni degli oggetti scenografici, a dimostrazione di una importante ricerca a monte dell’interpretazione. A livello interpretativo, alla giuria pare però semplicistico contrapporre i due volti di Medea, denominando una Medea ‘buona’ e l’altra Medea ‘cattiva’: questo giudizio presente nelle note di scena, emerge dai gesti stizziti e dal tono di voce di Medea quando decide di uccidere i figli. Si tratta di un equivoco presente anche in altre interpretazioni di Medea (non solo qui). Medea ama i figli, ma vuole vendicare l’amore tradito. Non è ‘cattiva’. Lo scontro interiore di Medea è tra la ‘madre’ e la ‘moglie’, in necessaria contrapposizione. Medea che ama i propri figli ben sa che dopo aver ucciso la nuova sposa del marito, il destino dei figli potrebbe essere solo infelice: meglio per loro morire.

Entrambi i lavori dei nostri studenti hanno ricevuto la menzione per la coralità delle collaborazioni interclassi interne alla scuola.

Complimenti!

Guarda i cortometraggi