22 Dicembre 2023
Come momento privilegiato di memoria del Natale di Gesù, martedì 20 dicembre la Fondazione Sacro Cuore ha proposto a tutte le famiglie, i docenti e gli studenti del triennio dei licei il monologo teatrale "Factum est" interpretato da Andrea Soffiantini sull'altare della Basilica di Santa Maria della Passione.
A quarantun'anni dal suo debutto a teatro e nel centenario della nascita di Giovanni Testori, questo intenso e sublime monologo è tornato in scena interpretato dallo stesso Andrea Soffiantini per il quale, nel 1978, nel pieno del dibattito sull'aborto, Testori scrisse questo testo.
La dolorosa vicenda al centro del dramma - una coppia di genitori che scelgono di non dar corso alla vita da poco sorta in grembo del proprio figlio - non è l’annientamento totale della speranza; nel destino di questo figlio si manifesta un sacrificio che affianca questa nascita a quella di Gesù, il cui destino è donare se stesso per la salvezza dei fratelli uomini.
La maestà della vita è così celebrata sul crinale più atroce e insieme glorioso: la morte non è l’ultima parola, ma occorre sofferenza e sacrificio perché la vita possa prevalere.
«Del resto» - dice Soffiantini in un articolo uscito il 20 dicembre su Il Giornale a firma di di Luca Doninelli - «i conti con questo bambino concepito e poi rifiutato, che anche da morto continua a voler esistere, sono gli stessi del Natale. Il Natale è questo teatro in cui un bambino, che è Dio, deve cominciare a difendersi fin dal primo pianto».
Questo è l’augurio che vogliamo farci per il Natale, così meravigliosamente significato anche dalle istallazioni presenti nell’atrio della scuola: proprio dalla terra martoriata di Betlemme, in quel luogo preciso in cui il Verbo si è fatto carne, si eleva il pianto di un Bambino che adorna il tempo e lo spazio perché porta la possibilità di salvezza a tutto il mondo e tutta la storia.